La spiaggia Cacimba do Padre è una delle 26 spiagge di straordinaria bellezza dell’arcipelago brasiliano Fernando de Noronha nello Stato di Pernambuco.
Cacimba do Padre si trova sull’isola principale Fernando de Noronha che dà il nome all’arcipelago situato a circa 350 chilometri dalle coste brasiliane nell’Oceano Atlantico, ed è composto da 21 tra scogli ed isole di origine vulcanica che formano delle vere e proprie piscine naturali con acque particolarmente cristalline.
L’arcipelago è un’area naturalistica protetta dal 1988 e dal 2001 è sito dichiarato dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità.
Nella parte centrale dell’isola Fernando de Noronha vivono circa tremila abitanti, contadini e pescatori molto ospitali e accoglienti con i visitatori. Per preservare l’ecosistema dell’arcipelago gli accessi turistici sono stati regolamentati fissando un numero massimo di 460 presenze ed è prevista per chi soggiorna una tassa ambientale giornaliera. Soldi ampiamente ripagati dalle esperienze uniche che si possono vivere e lo spettacolo straordinario della natura diffuso per tutte le isole, come le danze dei “delfini rotanti” (golfinhos rotadores) che balzando fuori dall’acqua ruotano più volte su loro stessi prima di rituffarsi nel mare.
L’arcipelago Fernando de Noronha è scelto anche dagli amanti degli sport acquatici che fra queste splendide isole possono praticare il loro sport in uno scenario unico.
Le isole sono la meta degli appassionati del surf che qui possono navigare su onde alte fino a 5 metri di acqua limpidissima. La spiaggia più apprezzata per il surf è proprio quella di Cacimba do Padre che da dicembre a marzo è anche sede di molti campionati di questo spettacolare sport.
E poi naturalmente l’area è il paradiso per chi fa immersioni, e per gli appassionati di snorkeling: il periodo consigliato è il mese di ottobre, quando le condizioni climatiche e marine dell’isola permettono una perfetta visibilità fino a 40 metri di profondità. Intorno all’arcipelago è possibile osservare decine di specie di coralli e centinaia di pesci tropicali diversi, e poi spugne, alghe, molluschi. Non è raro inoltre avvistare tartarughe, delfini e squali (del tutto innocui).
Rubando la citazione di Amerigo Vespucci che approdò a Fernando de Noronha nel 1503, si può davvero affermare: “il paradiso è qui”.
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